Chirurgia refrattiva

Esistono diffrenti tipi di difetti (vizi) di rifrazione, o ametropie, cioè la miopia, l'ipermetropia e l'astigmatismo. Da soli o in associazione tar loro, ne sono affetti statisticamente almeno 2 individui su 5. La presbiopia sarebbe più esatto non comprenderla nella categoria dei difetti visivi in quanto è un processo fisiologico “di invecchiamento” dell’occhio, in particolare del muscolo ciliare e dell’accomodazione.



I difetti visivi

  • Gli occhi affetti da miopia sono caratterizzati da lunghezza oculare eccessiva (rispetto alla capacità di convergenza dei raggi luminosi prodotta dal sistema diottrico ocular) I raggi sono messi a fuoco prima della retina e l'immagine proveniente dagli oggetti lontani è tanto più sfuocata quanto più elevato è il valore diottrico del difetto. La visione per vicino è mantenuta. Una lente negativa (divergente) riporta il fuoco sul piano retinico.

  • Gli occhi affetti da ipermetropia sono invece più corti rispetto alla curvatura del sistema diottrico oculare e i raggi luminosi sono messi a fuoco dietro la retina. L'immagine degli oggetti ravvicinati è sfuocata molto più di quella proveniente dagli oggetti lontani. Una lente positiva (convergente) riporta il fuoco sul piano retinico.



  • L'astigmatismo dipende in genere da una forma asefrica ed asimmetrica (torica) della cornea, più raramente del cristallino. L'immagine si distribuisce in un intervallo focale di sfocamento collocato prima (astigmatismo miopico) o dopo la retina (astigmatismo ipermetropico) e non in punto solo a fuoco. Una lente torica (cilindrica) ripristina la puntualità dell'immagine e la riporta sul piano retinico.



La chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri

La chirurgia della miopia, ipermetropia, astigmatismo viene definita chirurgia refrattiva. Tale chirurgia è volta alla riduzione o eliminazione della necessità di utilizzare correzione con occhiali o lenti a contatto. La chirurgia rifrattiva mediante laser ad eccimeri ha quasi vent’anni di storia e si è dimostrata estremamente affidabile, con risultati stabili nel lunghissimo periodo. Questa chirurgia può essere applicata qualora siano stati effettuati tutti gli esami preliminari necessari a garantire la sicurezza e l’efficacia a lungo termine del trattamento.

Il laser ad eccimeri è un apparecchiatura che utilizza energia elettrica per stimolare la formazione di un dimero, ovvero una molecola gassosa altamente instabile fatta di due atomi (eccimeri è la traduzione dell'inglese EXCIMER, contrazione di EXCited dIMER, mentre laser è acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation). Applicato sulla cornea sotto la guida di raffinati sistemi computerizzati, il raggio laser vaporizza istantaneamente il tessuto (fotoablazione o fotocheratectomia) con precisione micrometrica rimodellando la superficie corneale anteriore, ossia appiattendo (per correggere la miopia) o incurvando (per correggere l'ipermetropia) le regioni centrali rispetto a quelle periferiche, ripristinando la sfericità fisiologica (per correggere l'astigmatismo), o ancora creando un'ottica multifocale (per correggere la presbiopia).
Esistono diverse procedure e tecniche: le più diffuse sono la PRK, PhotoRefractiveKeratectomy) in cui il chirurgo disepitelizza la cornea con una spatolina metallica, uno spazzolino rotante o tramite una soluzione alcolica al 20% mantenuta a contatto per circa 20 secondi; nella fotocheratectomia intrastromale (la LASIK, LASer In situ Keratomileusis), l'azione del laser è fatta precedere dalla creazione di un lembo (pari a circa un terzo dello spessore corneale), che rimane attaccato al margine corneale mediante una cerniera. Questo viene sollevato, con esposizione del letto stromale profondo, che riceve il trattamento, quindi viene riposizionato nella sede originaria.



Diagnostica preliminare

La valutazione preliminare del paziente è fondamentale ai fini di verificare le condizioni dell'occhio, la sua idoneità all’esecuzione del trattamento di chirurgia refrattiva e per poter escludere la presenza di eventuali controindicazioni (presenza di affezioni ocular quali il cheratocono ad esempio).

Tra gli esami da eseguire in via preliminare necessari all’inquadramento del paziente e verificare la sua eleggibilità la topografia corneale, l’aberrometria, la pupillometria, la pachimetria corneale e la tomografia corneale mediante Scheimpflug camera oltre all’esame dell’acuitò visiva in condizioni di cicloplegia.